lunedì 8 novembre 2010

La sindrome di alienazione genitoriale: cos'è

Si sente molto parlare di sindrome di alienazione genitoriale (o parentale, o PAS) in sede di separazione tra marito e moglie. Di cosa si tratta? Ce lo spiega il Dr. Paolini dell'Università di Roma


La sindrome di alienazione genitoriale è un disturbo psicopatologico dell'età evolutiva che colpisce i bambini di età compresa tra i 7 e 14-15 anni. Si tratta di una patologia molto diffusa anche se difficile da riconoscere. Il contesto in cui si sviluppa è quello della separazione conflittuale tra i due genitori e la conseguente disputa sulla custodia dei figli (strettamente associata al mantenimento economico del coniuge). Si manifesta allorquando un genitore, detto alienante, disorienta i figli con il fine di rendere impossibile o disfunzionale il rapporto con l'altro genitore, che in questo caso viene detto alienato, e ottenere di conseguenza un rapporto esclusivo con la prole. Il genitore alienante mette in opera una vera e propria campagna di denigrazione ai danni dell'altro, con il fine di far apparire quest'ultimo, agli occhi dei bambini, come un cattivo genitore. Comportamenti così aberranti in fase di separazione purtroppo non sono infrequenti.

Sovente il genitore alienante riesce ad instillare nel fanciullo la consapevolezza di fatti mai accaduti (falsi ricordi o confabulations), nella fattispecie condotte di tipo abusante da parte del genitore alienato nei suoi confronti (interessi di natura sessuale, maltrattamenti e così via), con lo scopo di allontanare ulteriormente quest'ultimo dal bambino anche facendo leva sui provvedimenti giudiziali che possono essere presi per separare l'alienato dal figlio.

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