venerdì 29 gennaio 2010

Dichiara il falso alle autorità per tre volte prima di essere incriminata

Ardgay, Scozia. 28 Gennaio 2010 – Heather Bremner, una 38enne di Ardgay, ha falsamente sostenuto in ben tre occasioni di essere stata violentata. Per questo è stata deferita all'autorità giudiziaria con l'accusa di false dichiarazioni.

La prima volta è stata nel febbraio 2003, quando chiamò la polizia a casa sua e dichiarò di essere stata stuprata nel novembre dell'anno precedente da un certo numero di uomini. Il caso fu però archiviato poco tempo dopo per insufficienza di prove: è emerso tra le altre cose che la 38enne in quell'occasione era probabilmente ubriaca.

Nel 2008 accusò addirittura il proprio marito di averla aggredita e violentata: la Bremner venne visitata da un medico forense, mentre il marito fu incarcerato a scopo cautelativo, nonostante si professasse innocente e completamente estraneo alle accuse. Il responso del medico e le testimonianze dei familiari tuttavia hanno smentito la donna.

Quattro mesi dopo la Bremner fece una nuova accusa, stavolta verso un suo ex partner, dichiarando di esserselo trovato sopra di lei mentre riposava in salotto. Ha inoltre aggiunto che la stessa persona avrebbe accoltellato i suoi conigli da compagnia per poi inveire contro di lei, prendendola a pugni. Gli agenti non hanno tuttavia trovato tracce né dei conigli né altri elementi che potessero giustificare la versione della donna.

Secondo gli psicologi che l'hanno visitata, la Bremner soffrirebbe di un disturbo borderline di personalità causato da un'infanzia difficile, tale da renderle difficoltosa la ricostruzione obiettiva degli eventi passati. La donna ciononostante ha espressamente dichiarato di aver mentito in tutte e tre le occasioni.

Fonte: The Northern Times

mercoledì 27 gennaio 2010

Fa arrestare l'ex convivente inventando uno stupro: assolta

Abbots Langley, UK. 27 gennaio 2010 – Michaela Scott, 42, è stata assolta dall'accusa di aver deliberatamente dichiarato il falso alla polizia su richiesta del pubblico ministero Camilla De Silva.

La signora Scott si è recata presso il comando di polizia dichiarando di essere stata violentata 12 giorni prima dall'ex ragazzo, un ingegnere di nome Jason Donaghey che per questo è stato prontamente arrestato e sospeso dal proprio lavoro. Da parte sua l'uomo ha dichiarato di aver avuto un rapporto consensuale, ma di aver interrotto di sua iniziativa la relazione con la donna il giorno successivo.

In seguito, la donna invia una e-mail all'ex che si trovava in carcere in cui dichiara di aver mentito di proposito alle autorità. Per questo Mr Donaghey viene rilasciato e Mrs Scott incriminata dal procuratore De Silva.

Nel corso del procedimento tuttavia, per cause non chiarite, la De Silva rinuncia a proseguire nell'accusa: per questo motivo il giudice decreta la non colpevolezza dell'imputata.

Fonti

sabato 23 gennaio 2010

Accadeva un anno fa: giovane assolto dall'accusa di violenza sessuale

Sant'Anna Arresi, 23 gennaio 2009 – Era stato arrestato dai carabinieri nell'estate del 2008 davanti a una discoteca di Porto Pino, località turistica nel Comune di Sant'Anna Arresi. Una ragazzina di 15 anni, in lacrime, aveva raccontato ai militari di essere stata violentata in spiaggia.

Ma Emanuele Uccheddu, 19 anni di Masainas, è stato assolto dai giudici del Tribunale di Cagliari dall'infamante accusa. Secondo il tribunale il giovane avrebbe ignorato che la ragazza, con la quale intratteneva un rapporto, fosse minorenne e, inoltre, la stessa sarebbe stata consenziente. Il giudice ha disposto quindi la trasmissione degli atti alla procura dei minorenni: la ragazza, rimasta anonima, rischia un'incriminazione per calunnia.

Fonte: L'Unione Sarda

domenica 17 gennaio 2010

"Quella donna si è inventata tutto per vendetta": scarcerato

Rimini, 17 gennaio 2010 – Un 37enne napoletano è stato scarcerato questo mese dopo essere stato accusato di stupro da una sua amica, una 45enne riminese anonima. Secondo le dichiarazioni della donna, l'amico l'avrebbe colta di sorpresa mentre lavava i piatti e poi violentata.

A incrinare il resoconto della donna, alcuni sms da lei inviati al napoletano dopo la presunta violenza e prima della denuncia, il cui tenore ("Vieni a prendermi, ti sto aspettando") ha convinto il giudice della scarsa affidabilità della testimonianza. La riminese del resto si sarebbe contraddetta in più occasioni in sede di denuncia.
Non era la prima volta che stavamo insieme. Quella sera abbiamo consumato un rapporto sessuale consensuale prima di cena e non dopo. Lei si è alterata quando, dopo aver ricevuto una chiamata da una ragazza, le avevo manifestato l’intenzione di andarmene. Poi si è mostrata contrariata quando le ho detto che la nostra storia era finita lì
ha dichiarato il 37enne.

Fonte: RomagnaNOI