mercoledì 16 giugno 2010

Il vagina pass

Riportiamo una notizia presa a caso dal web, tanto per far notare come le nostre forze di Polizia e i nostri magistrati (le toghe rosa) lavorano quotidianamente
Sarebbero stati due campani, padre e figlio, di 54 e 26 anni, le menti della presunta banda dedita alle truffe su acquisti on line al centro dell'inchiesta della polposta di Firenze. I due sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal gip di Firenze [una donna, ndr]. Per altre tre persone sono stati disposti obblighi di dimora. Gli agenti hanno anche sequestrato carte di credito, conti correnti e tre auto di lusso: una Porsche, una Mercedes e una Bmw. In base a quanto ricostruito dagli investigatori, coordinati dalla procura di Firenze e in collaborazione con la polposta di Rimini e la gendarmeria di San Marino, i due mettevano in vendita sui siti internet più conosciuti prodotti di elettronica. A qualcuno la merce arrivava davvero, soprattutto per guadagnare 'feedback' positivi, ma a molti altri no. Un migliaio le denunce presentate in tutta Italia, anche se i truffati sarebbero molti di più. L'accusa è associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Gli obblighi di dimora riguardano due russe e una romena, che avrebbero fatto da 'prestanome', per inserire gli annunci in rete. La denuncia che ha dato l'input agli investigatori è stata presentata da una 'navigatrice' di Firenze.
Come al solito, gli uomini in galera e le donne (del resto erano solo prestanome, poco importa che fossero loro a percepire quasi tutti i proventi dell'operazione) no. Questa è la filosofia del vagina pass.

2 commenti:

  1. Ignorante...i prestanome che siano donna o uomini prendono una mazzetta dal delinquente. Se conoscessi bene le regole camorristiche sapresti cosa siano -_-' beata ignoranza..l'ira è uno dei peccati peggiori perchè non ti fa ragionare!

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  2. Se ti fai una ricerca scopriresti che le tizie erano prestanome per modo di dire, altro che "mazzette" si prendevano: le hanno chiamate prestanome solo perché erano donne, in realtà stavano dietro al giro quanto gli altri due

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