25 giugno 2010 - Saverio Pungillo, macellaio trentaseienne di Catanzaro, e Cosimo Passalacqua sono stati assolti dal capo di imputazione per violenza sessuale con ampia formula liberatoria perché il fatto non sussiste. Erano stati denunciati nel mese di Agosto 2008 da una polacca, V.B.P. di 30 anni, che aveva accusato il Pungillo di averla stuprata e il Passalacqua di averla contestualmente molestata. Per questo, il macellaio ha dovuto scontare quattro mesi di carcere in esecuzione del provvedimento emesso dal gip Antonio Rossi su richiesta della pm Simona Rossi che, in sede processuale, aveva chiesto 5 anni per il Pungillo e di 2 anni e 4 mesi per il Passalacqua nonostante le prove emerse a favore dei due imputati.
Tutte le dichiarazioni fornite dalla polacca sono state smentite dalle risultanze processuali. Un testimone ha dichiarato infatti che la saracinesca della macelleria, luogo del presunto stupro, è rimasta aperta per tutto il giorno contrariamente da quanto affermato dalla giovane donna. La persona che ha accompagnato la polacca in caserma ha detto inoltre che i vestiti della polacca non erano né lacerati nè sporchi di sangue, come avrebbero dovuto essere dopo un rapporto violento consumato su un tavolo da macelleria sporco di sangue. Le risultanze del tampone vaginale infine non hanno rivelato la presenza di cellule dell'accusato di violenza.
Per questo il giudice Abigail Mellace ha assolto Pungillo e Passalacqua, evidenziando la contraddittorietà e l'inaffidabilità delle dichiarazioni fornite.
Questo caso fa coppia con un'assoluzione del 18 giugno a favore di El Makkaoui, accusato di stupro per ben due volte e in tutti e due i casi assolto per inaffidabilità nelle dichiarazioni delle vittime.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi utilizzare alcuni tag HTML nel commento: <b></b> o <strong></strong> (per il grassetto), <i></i> o <em></em> (per il corsivo) e <a href=""></a> (per i link). Per aprire una nuova discussione, usa il forum