mercoledì 2 giugno 2010

Consigli di Vittorio Apolloni sui comportamenti da evitare per non essere ingiustamente accusati di pedofilia

Vittorio Apolloni è creatore del centro di documentazione su falsi abusi, cioè sulle calunnie di pedofilia; gli 11 consigli sotto riportati sono rivolti ad insegnanti, parroci e chiunque per qualsiasi motivo debba stare estensivamente a contatto con i bambini, ma possono essere facilmente parafrasati e adattati per essere utilizzati da tutti, soprattutto dai padri in fase di separazione. Nonostante possano apparire deliranti a prima vista, essi rispecchiano la squallida realtà dei nostri giorni in cui molte persone, ad esempio procuratori della Repubblica a caccia di notorietà e relativi consulenti, sono disposte a strumentalizzare anche il minimo comportamento che possa essere considerato equivoco per distruggere per sempre la vita di una persona. A questo proposito, ricordiamo il caso di un papà che è stato messo in carcere con l'accusa di pedofilia per il solo fatto di aver dato due bacetti alla figlia (qui l'intervista dopo il rilascio): fatti come questo dimostrano come sia rischioso non adottare determinate norme di comportamento che in un primo tempo potrebbero apparire paranoiche, ma che in realtà si rendono assolutamente necessarie onde non finire invischiati in casi come quello sopra menzionato.
  1. Evitate al massimo ogni contatto fisico con i bambini: semplici gesti affettuosi (carezze, coccole, dare una caramella…) possono essere fraintesi
  2. Evitate di parlare ai bambini della vostra famiglia, dei suoi componenti e dei loro connotati fisici
  3. Non fornite alcuna descrizione della vostra abitazione, degli oggetti e arredi in essa contenuti, della sua ubicazione
  4. Se possedete animali domestici, evitate di menzionarli o portarli con voi
  5. Evitate assolutamente ogni rappresentazione di personaggi fantastici legati ai tradizionali universi fiabeschi (Cappuccetto Rosso e il lupo cattivo, Biancaneve e i sette nani, la perfida strega, Robot Pallino…)
  6. Evitate durante le feste e le attività didattico/educative l’uso di macchine fotografiche, videocamere, proiettori, televisori e videoregistratori
  7. Promuovete al massimo l’autonomia dei bambini quando si recano in bagno e limitate allo stretto indispensabile il vostro intervento
  8. Quando si rende necessario cambiare un bambino, rintracciate a casa o sul posto di lavoro uno dei genitori, invitandolo a intervenire o comunque chiedendo l’autorizzazione ad agire in sua vece. Nell’evenienza stilate un verbale indicando orario, contesto e operatori presenti (che non dovranno mai essere meno di due, meglio se tre, e non dovranno mai essere gli stessi nelle diverse occasioni)
  9. Se notate lividi, lesioni, ferite di varia entità e natura su un bambino, segnalateli immediatamente a un responsabile (genitore, insegnante, direttore, parroco…), senza curarvi delle giustificazioni addotte dall’infante. Pretendete che ogni comunicazione sia verbalizzata e vi sia consegnata copia controfirmata
  10. Se un genitore riferisce malesseri del bambino, chiedete immediatamente una sua dichiarazione scritta e firmata. Questo vale sia per i disturbi ricorrenti (stipsi, epistassi, dermatiti, congiuntiviti…), sia per quelli occasionali (inappetenze, indigestioni, paure, incubi notturni…). Conservate le dichiarazioni agli atti il più a lungo possibile
  11. Segnalate immediatamente qualsiasi comportamento sessualizzato del bambino sia ai genitori sia a un vostro superiore. Chi ha una conoscenza minima della psicologia dell’età evolutiva sa che molti comportamenti sono da considerarsi assolutamente normali e prevedibili, ma ciò non vale per la maggior parte dei genitori e anche (purtroppo) degli inquirenti, per alcuni operatori della salute mentale, medici e perfino maestre

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