Da crimeblog
Leyla Elhand Mohamed Ibrahim, 22enne residente a Carlisle, nella contea di Cumbria, il 4 gennaio del 2009 si presentò in caserma sostenendo di essere stuprata da quattro persone. Per sostenere la sua tesi, si era addirittura sfregiata in volto, ferita sul corpo, strappata vestiti e capelli. Impossibile immaginare che stesse fingendo. È quindi scattata la caccia all’uomo, sulla base delle indicazioni fornite dalla giovane, e quattro ragazzi sono stati arrestati.
La verità, fortunatamente, è emersa pochi giorni dopo, il 9 gennaio dello stesso anno. Un’indagine approfondita ha messo un dubbio il racconto della Ibrahim, che alla fine ha confessato di essersi inventata tutto “per dare una lezione ad alcune persone”. E con “alcune persone” intendeva un suo amico, che la sera del finto stupro si era rifiutato di accompagnarla a casa o di prestarle soldi per un taxi, e il suo fidanzato, col quale aveva litigato giorni prima e che quindi non aveva potuto contattare per un passaggio a casa. Da qui il diabolico piano, come per dire “mi avete costretto a tornare a casa da sola, visto cosa è successo?”. Quando la verità emersa, la giovane è stata denunciata con l’accusa di aver deviato il corso della giustizia ed aver ingiustamente accusato quattro persone di violenza sessuale. Senza contare che quello scherzetto è costato allo stato più di 150 mila euro tra indagini e detenzione dei finti colpevoli.
La Ibrahim è finita in Tribunale ed oggi è stata riconosciuta colpevole: la sentenza è attesa per il prossimo 15 luglio.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi utilizzare alcuni tag HTML nel commento: <b></b> o <strong></strong> (per il grassetto), <i></i> o <em></em> (per il corsivo) e <a href=""></a> (per i link). Per aprire una nuova discussione, usa il forum