22 Aprile 2010 - Ben Roethlisberger, quarterback degli Steelers, è stato sospeso per sei partite dalla lega americana per aver arrecato danno all'immagine del movimento. Il giocatore era stato scagionato dall'accusa di stupro.
In altri e ben più importanti settori della vita pubblica dovrebbero prendere spunto dall'autonomia della National Football League. E guardare alla punizione inflitta al grande quarterback degli Steelers. È accaduto - e non è la prima volta - che i vertici della Nfl non si siano minimamente assuefatti alle decisioni di polizia e magistratura in una spinosa vicenda che coinvolge un asso della palla ovale ma, piuttosto, abbiano deciso secondo loro parametri. Di più: in senso diametralmente opposto a quanto stabilito da toghe e agenti. Dunque, Ben Roethlisberger, sospettato per la seconda volta in pochi anni di stupro, è stato, per la seconda volta in pochi anni, assolto da investigatori e inquirenti. Ma qui è arrivata la scure della Nfl. Che lo ha sospeso per sei partite, causandogli un danno da 2,8 milioni di dollari.
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