La donna, rimasta anonima come al solito, ha raccontato alla polizia di essere stata violentata sette anni prima da Hunt: questo aveva portato all'arresto dell'uomo e alla sua condanna. Poco tempo fa il colpo di scena. La questione aveva scatenato aspre polemiche: si diceva infatti che un'eventuale vittoria dell'ex magistrato avrebbe avuto nefande conseguenze sulle vittime della violenza, che di certo sarebbero state influenzate a non denunciare le angherie subite per paura di essere perseguite a loro volta (il cosiddetto chilling effect). Come se questo non fosse valido per qualunque altro tipo di reato. Stando a questo ragionamento, la stessa calunnia sarebbe una fattispecie da eliminare completamente: o forse solo quando chi è accusato è una donna, a quanto pare.
La giustizia inglese ha comunque aggiunto al danno la beffa: per il fatto che chi ha perseguito l'uomo non è stata la donna ma la Corona, costui non ha potuto citare in giudizio la sua accusatrice perdendo in partenza la propria battaglia legale. L'avvocatessa della signora si è così espressa
la mia cliente si sente vendicata da questa decisione. Prima che Lovells [l'ufficio legale ndr] accettasse di assisterla, ella ha dovuto spendere 60000 sterline per difendersi dalle accuse del signor Hunt. Ha sofferto più di 14 anni a causa di un grave trauma psicologico ed emotivole associazioni femministe si sono dette sollevate dalla decisione.
Molto giusto, la donna che ha il coraggio di denunciare deve venire premiata economicamente, e bisogna garantirle che la sua parola sia sufficiente a spedire chiunque in galera, e. Ma bisogna anche dare forti garanzie per l’impunità in caso di calunnia, in maniera che le donne possano mentire senza rischiare minimamente di finire dentro. Tutti i paesi civilizzati dovrebbero avere una norma simile
RispondiElimina