venerdì 23 aprile 2010

Scagionato dall'accusa di stupro dopo un anno di carcere

1 Aprile 2010 - Jason Duncan è stato incarcerato per un anno con una falsa accusa di stupro avanzata dall'ennesima bugiarda. Per un anno intero è stato insieme a criminali della peggior specie, ha rischiato la vita essendo stato aggredito più volte con rasoi e acqua bollente. La madre ha dovuto abbandonare il lavoro per visitarlo ogni giorno, solo per verificare che fosse ancora vivo. Questa la sua dichiarazione
Donne come quella non solo rovinano la vita di giovani uomini innocenti, ma rendono ancora più difficile alle vere vittime della violenza di denunciare le angherie subite. Vorrei che il nome di questa donna venisse reso noto e coperta di vergogna, ma so che la legge protegge le presunte vittime anche dopo che sono risultate colpevoli di calunnia. La legge deve cambiare per fermare episodi come questo e impedire che l'identità degli accusati sia rivelata prima della fine del processo
La giuria ha impiegato solo un ora per rigettare le accuse della calunniatrice. Duncan è stato in carcere un anno insieme al suo amico Chris Hoey, anche lui accusato dalla stessa persona e rimasto in carcere per lo stesso periodo di tempo.

5 commenti:

  1. Un caso italiano:

    http://lnx.papaseparati.org/psitalia/forum/index.php?topic=2144

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  2. Una settimana fa aveva denunciato di essere stata vittima di una violenza sessuale, consumata in un'area di servizio in provincia di Firenze e compiuta da un giovane conosciuto in discoteca qualche ora prima. La versione della ragazza sarebbe però messa in dubbio dal contenuto di un video dell'impianto di sicurezza, dove i due sono ripresi mentre si scambiano effusioni prima e dopo essersi appartati. Il resoconto delle indagini della polizia è stato consegnato alla procura. La ragazza, un'italiana di 19 anni, aveva detto di aver passato la notte in una discoteca di Montelupo (Firenze) e di essersi fatta accompagnare a casa da due giovani italiani conosciuti quella sera. Durante una sosta in un'area di servizio, uno dei due l'avrebbe violentata. Nel video delle telecamere di sicurezza, però, si vedrebbero il giovane e la ragazza che si appartano per pochi minuti e che si scambiano effusioni e baci anche prima di risalire in auto. Dopo aver visto quelle immagini, la ragazza avrebbe modificato il proprio racconto, contraddicendosi e sostenendo che i due le avevano fatto bere un cocktail con una sostanza allucinogena. Una versione smentita dagli esami tossicologici. Secondo i due giovani, la denuncia della ragazza potrebbe essere una vendetta per un litigio avvenuto fra i tre a fine serata.
    http://www.leggo.it/articolo.php?id=58161

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  3. RICHIESTA DI AIUTO

    Un mio caro amico é stato calunniato dalla figlia(minorenne) l' anno scorso e le indagini continuano ad andare avanti ancora oggi, lui non ha fatto niente ma la ragazza sostine che sia colpovole. Questo mio amico é divorziato da parecchio tempo e la figlia trascorreva con lui un finesettimana ogni due settimane.
    La ragazza ha scelto l' unico "weekend" dove erano solo loro due a casa (quando la fidanzata con cui convive attualmente e la figlia erano all' estero).
    Lei non possiede delle vere prove dell' accaduto e quindi é la parola di lei contro quella di lui.
    So che spesso lui la sgridava perché prendeva brutti voti a scuola, non faceva i compiti, non studiava, non si impegnava e i docenti si lamentavano. Lui aveva molto a cuore l' istruzione della figlia solo che lei la vedeva come una "rottura di scatole" e quindi preferiva stare dalla madre(straniera che non sa una sola parola di italiano) la quale dell' istruzione della figlia importava ben poco.

    Suppongo che abbia calunniato il padre solo per comoditá di non doverci piú andare e non sentirsi piú fare la solita predica sull' importanza della scuola.

    Sono molto preoccupata per questa persona a cui stanno rovinando la vita sotto una falsa accusa.
    Ho chiesto un po' di consigli a un mio amico poliziotto che purtroppo mi ha detto che la legge in caso di dubbio da retta al minore perché preferiscono un innociente in galera piuttosto che un pedofilo in libertá.

    Non so come aiutarlo, qualcuno di voi ha esperienza e sa qualcosa che possa essere utile?
    un suggerimento? un consiglio?

    Grazie

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  4. purtroppo ha ragione il poliziotto. nei casi di pedofilia e violenza sessuale si dà sempre ragione al minore o alla donna, a meno che non vengano prodotte prove a scagionare l'indagato. Si chiama presunzione di colpevolezza, e sarebbe incostituzionale se solo per la casta dei giudici valesse quello che è scritto sui nostri Codici. L'unica speranza per questa persona è ingaggiare, a insaputa della calunniatrice, un detective che riesca a produrre prove tangibili della calunnia in atto: esistono diverse agenzie che si occupano di pedinamenti e simili, prova a informarti. In bocca al lupo

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