lunedì 15 febbraio 2010

Restituiamo il piccolo Liam al suo papà

Liam Mc Carthy
Probabilmente conoscete la vicenda del piccolo Liam Gabriele Mc Carthy. Figlio di un americano e di una romana, dopo il divorzio dei due, che vivevano negli Stati Uniti, è stato affidato al padre dal tribunale americano. La signora Manuela Antonelli ha fatto di tutto per ottenerne l'affidamento, giungendo ad accusare l'ex marito di maltrattamenti nei confronti del bambino.

Noi non sappiamo se le accuse sono vere o no: quel che è certo è che la giustizia statunitense ha ritenuto di dover affidare il piccolo Liam al papà invece che alla mamma, nonostante tutte le accuse infamanti mossegli contro. Ma la Antonelli, in totale spregio di questa decisione, ha rapito (perché di rapimento si tratta) il figlio e lo ha riportato in Italia.

Un tribunale americano ha spiccato un mandato di cattura nei confronti della signora: mandato che, per qualche cavillo legale, non è stato recepito dalla giustizia italiana, che si è limitata ad affidare Liam ad uno zio materno in attesa di risolvere il contenzioso.

Chi ha pagato, come avviene in tutti questi casi, è il bambino, strappato all'affetto del papà da una madre che evidentemente lo riteneva una sua personale proprietà. Adesso la Antonelli sta facendo di tutto per opporsi all'estradizione negli USA, estradizione che significherebbe per lei una sconfitta, ma di certo il ritorno alla normalità per "Leone", come ci piace chiamarlo. Accanto al suo papà, nella casa dove viveva felice prima di essere brutalmente rapito da una donna egoista e vendicativa. L'ultima "trovata" è stata quella di diffondere la notizia che il figlio possa togliersi la vita.

L'importante è non credere a quanti diffondono notizie false al solo scopo di perorare la causa della Antonelli, sostenendo ad esempio che il bambino abbia affermato di essere stato molestato dal padre. Si tratta solo di calunnie messe in giro dai soliti loschi individui di estrazione filofemminista, schierati contro gli uomini a prescindere e ai quali non importa niente della felicità di "Leone", ma solo di fare propaganda misandrica.

Fonte: La Repubblica

Collegamenti esterni

3 commenti:

  1. sia la giustizia americana che quella italiana hanno concluso che le accuse contro il padre erano false. Spero che il povero piccolo possa venir curato e tornare a casa lontano da femministe ed abusologi

    RispondiElimina
  2. ma ci credi davvero a quello che scrivi?

    RispondiElimina
  3. Pochi giorni fa ho conosciuto Liam e la nonna (madre di Manuela la mamma di Liam) in autobus. Voglio solo dire una cosa il Liam ha seri problemi dovuti ad una infanzia mancata. Non so come spiegarmi ma mi ha dato l'impressione di essere "impicciato forte" con frequentazioni di adulti in maniera promisqua.

    RispondiElimina

Puoi utilizzare alcuni tag HTML nel commento: <b></b> o <strong></strong> (per il grassetto), <i></i> o <em></em> (per il corsivo) e <a href=""></a> (per i link). Per aprire una nuova discussione, usa il forum