mercoledì 10 marzo 2010

Fa incarcerare un giovane con una falsa accusa di stupro, condannata ad 80 ore di servizio in comunità

Un altro aspetto da prendere in esame è come ci si preoccupi, in maniera assolutamente ingiustificata e oserei dire quasi patologica, di come le false accuse smascherate rischino di minare la credibilità di quelle vere agli occhi delle autorità in primo luogo, e in secondo luogo di come le conseguenti condanne abbiano l'effetto di intimorire le vere vittime della violenza, trasmettendo a queste donne l'idea che una denuncia possa ritorcersi loro contro.

Alle vere vittime della violenza ci sentiamo di poter dire che molto difficilmente una segnalazione di abusi può rimanere inascoltata: le vicende trattate in questo blog dimostrano anzi come basti la parola a sollecitare un intervento da parte delle forze dell'ordine e della magistratura, senza alcun bisogno di dover fornire prove oggettive delle vessazioni subite. Inoltre, non sono mai stati rilevati casi in cui una vittima autentica sia stata ingiustamente accusata di falsa testimonianza o calunnia: tutte le bugiarde sono state sempre smascherate da fatti oggettivi inoppugnabili (quali registrazioni o confessioni in qualche maniera intercettate) oppure dalle loro stesse dichiarazioni fortemente contraddittorie. Nella quasi totalità dei casi sono addirittura ree confesse, e solo per questo motivo le condanne comminate loro, quando ci sono (spesso neanche finiscono in tribunale), sfiorano i limiti del ridicolo e non tengono minimamente in conto del danno subito dalle loro vittime.

Per contro, non si capisce bene come si possa affermare che le false accuse minano la credibilità di quelle vere; facciamo notare per l'ennesima volta che le autorità agiscono sempre tempestivamente ogni volta che viene depositata una denuncia del genere, senza approfondire la veridicità di quelle accuse. I test medici vengono eseguiti solo successivamente a garanzia del presunto autore delle violenze, che quasi sempre viene arrestato preventivamente: le poche eccezioni derivano solo da accuse palesemente contraddittorie.

Premesso ciò, parliamo di quello che è successo ieri. L'ennesima bugiarda, stavolta una 19enne scozzese, ha evitato il carcere semplicemente spedendo una lettera di scuse al ragazzo che aveva fatto incarcerare per ripicca, accusandolo di stupro. Da parte del giudice, che l'ha condannata a 80 ore di servizio socialmente utile (non sappiamo se retribuito o meno), c'è stata solo la preoccupazione di far notare come questo genere di reati possa compromettere la credibilità delle vere vittime della violenza, anche se non si capisce come questo possa essere possibile. In questo caso, la ragazza è stata scoperta solo perché caduta in contraddizione; il presunto autore dello stupro è stato prontamente arrestato; in ogni caso, la criminale se l'è cavata praticamente con niente.

2 commenti:

  1. 100 frustate o la pubblica gogna? Questo meriterebbero i calunniatori

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  2. Caro amico mio..è bello e molto utile questo blog...quì troverai tante altre notizie utili sui falsi abusi e false accuse strumentali.
    http://violenza-donne.blogspot.com/search/label/false%20accuse%20di%20abuso?max-results=200
    Il PM Carmen Pugliese della Procura di Bergamo, su due intere pagine di giornale ha dichiarato:-" l'80% delle denunce fatte da donne sugli uomini, sono false e strumentali "
    Sergio da Taranto

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