giovedì 4 marzo 2010

Ingiustizia è fatta: La storia vera di una madre a cui l'ex marito porta via la figlia


Dall'abstract di un romanzo scritto da tale Gian Paolo Grattarola, tratto da una storia vera (cosa a cui ci sentiamo di credere)
Una mamma giovane e piacente e una deliziosa bambina di quattro anni che sembra il suo ritratto in miniatura affrontano il rito della colazione e poi si immergono nel traffico romano, parlando allegramente di saggi di danza e feste di compleanno lungo la strada verso la scuola. Dopo aver accompagnato la figlia, la donna si reca in palestra per una corroborante sessione di spinning.

Un quadro idilliaco che crolla poco dopo al suono del cellulare: a chiamare Karen due assistenti sociali, che la invitano a presentarsi alla scuola di Charlotte con la massima urgenza, c'è da dare applicazione a un decreto del Tribunale dei minori che ha affidato la bambina alla custodia del padre Manlio, un influente medico in là con gli anni.

Karen crolla in un istante nella più profonda costernazione: come è possibile che la legge abbia stabilito che a occuparsi di sua figlia sia un uomo sul quale pende un denuncia per abusi sessuali nei confronti di Charlotte, un uomo che non ha mai voluto una figlia e che ha prima ostacolato e poi ignorato la sua gravidanza, un uomo che fino a poco tempo prima a malapena aveva interesse a che la piccola Charlotte esistesse? Per Karen è l'occasione per ricordare tutte le tappe della sua dolorosa vicenda giudiziaria, sentimentale e umana...
si, denuncia fatta da chi? Dovrebbe suscitare clamore questa cosa, simpatia istintiva nei confronti della madre? Noi sappiamo bene in realtà di che persona si tratta: di una calunniatrice, una delle tante. L'ennesima bugiarda. Eppure l'autore si presenta come un cittadino sdegnato da una vicenda in cui la donna è vittima di una palese ingiustizia. L'opera dovrebbe essere una testimonianza civile, dice. Certo, l'ennesima testimonianza dell'ebetismo e del pregiudizio in cui ormai è caduta la nostra società.

Fonte

  • Blog (http://www.bambinicoraggiosi.com/?q=node/1860) di Roberta Lerici

1 commento:

  1. giustissimo che il Tribunale dei Minorenni protegga i bambini dalle pedo-calunniatrici. Quello che fanno certe "madri" è schifoso e devastante quanto la pedofilia.

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