giovedì 4 marzo 2010

Le bugie del femminismo

«Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità» — Joseph Goebbels
Si tratta di un'affermazione che ha fatto scuola, in molti ambiti. Uno di questi, è quello del femminismo. Diffondere dati del tutto ingiustificati, strampalati e spesso ben al di là della sfacciataggine (il 33% delle donne italiane ha subito uno stupro almeno una volta nella vita, una donna guadagna in media il 34% in meno di un uomo a parità di qualifica nonostante abbia il 78% di preparazione in più etc.) ormai è diventata una moda e un'abitudine. Dati falsi e strumentali a sostenere la loro causa e la loro scalata verso i vertici della società, approfittandosi della faciloneria dei cosiddetti "uomini che stanno dalla parte delle donne" oppure più semplicemente puntando sulla loro avvenenza e sul loro corpo per trarre i favori più disparati. Si perché questi esserini (le femministe, of course) in realtà sono subdoli, scaltri ed arrivisti, e non si fanno alcuno scrupolo per ritagliarsi tutti quei privilegi a cui credono di avere diritto. E da questo è nato tutto quel sistema di favori, menzogne e racomandazioni che caratterizza l'universo femminile e le sue relazioni con il resto del mondo.

Anni fa è stata sancita la loro uguaglianza rispetto all'uomo, ma al giorno d'oggi si sta assistendo a quel fenomeno che può essere sintetizzato dalla celebre frase «dai loro il dito, e si prendono il braccio».

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3 commenti:

  1. Dati falsi?Sicuramente, se poi metti in fotografia la Garfagna,un'altra miracolata da Papi,ma tu manchi completamente di obiettività,metti in campo ciò che più ti fa comodo.Io ho letto i vari servizi e se le donne sono colpevoli paghino,ma ti posso assicurare che i dati sugli stipendi,il trattamentoecc

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  2. per le donne è veramente in quel pessimo stato che dicono-a parte le varie Mussulini,Mandelli,Garfagna,Ventura,D'Urso ecc-lavorano e lavorano duro.E se qualcuna apre le gambe col suo capo, da via del suo.Invece i maschioni arrivano dove sono per la loro intelligenza-come te?- non come il Trota, per le spinte di papà Bossi.Ma fatemi il piacere!

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  3. Risposta ad Anonimo 1 e 2, ma forse dovrei scrivere Anonima,
    Che le donne usino l'accusa di violenza come strumento di vendetta, minaccia o ricatto, soprattutto per strappare accordi di separazione a loro convenienti è ormai risaputo. Dovresti informarti meglio. Cle le femministe le sparino grosse, anche. A partire dalla festa dell'8 marzo e dell'incendio della fabbrica, ai taroccamenti in seno all'ISTAT su indagini condotte al servizio dell'ideologia... Insomma... Il femminismo, ad una più attenta si rivela basarsi sulla menzogna, sulla censura del dissenso e sulla richiesta di continui privilegi fondati sul nulla. Altro che discriminazioni positive... so io dove vi prenderei tutte a calci.

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