domenica 7 marzo 2010

Il carcere sotto i tre anni di vita

Il video che potete vedere in questo post è un documentario girato dalla signora Luisa Betti, giornalista probabilmente legata alla combriccola della Lerici.


Come probabilmente avrete notato, il focus è interamente incentrato sul "dramma" delle madri in carcere: donne costrette a rubare per mantenere i loro figli piccoli, addolorate del fatto di aver portato con sé i propri pargoli in un posto come quello (come se non avessero potuto fare altrimenti: se ci fate caso ad un certo punto viene citata la frase di una bambina «Perché Aurora e papà non sono qui?»...).

Siamo sicuri che queste donne abbiano fatto una cosa del genere per il bene dei bambini, costringendoli a scontare con loro la pena in galera? Oppure solamente per avere l'opportunità di trascorrere la giornata al nido piuttosto che in cella? Ce lo domandiamo pure noi, ma di certo da una visione del documentario per come è costruito sarebbe difficile, almeno dal punto di vista emotivo, sostenere la seconda tesi.

Segnalo un altro video della Betti: visto che non posso ascoltare l'audio, se qualcuno potesse farne un resoconto di certo darebbe un bel contributo a questa causa!

Attualmente la legge italiana permette alle donne di tenere con sé i figli al di sotto dei tre anni ovunque esse si trovino, anche in carcere. Diciamo no a questo abominio, no ai bambini innocenti in carcere.

2 commenti:

  1. ricordo di aver sentito tempo fa al telegiornale il caso di una camorrista condannata ad una lunga pena detentiva che ogni pochi anni rimaneva incinta, arrivando a fare sei figli pur di non scontare la pena che si era meritata

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