domenica 26 settembre 2010

Stupro via chat, scarcerato studente. Era una calunnia

Riportiamo la notizia di un giovane scarcerato dal Gip a seguito di un'accusa di stupro poi rivelatasi fasulla


25 settembre 2010, Varedo (Monza) — Diego Cogoni, lo studente pavese arrestato agli inizi del mese perchè accusato di aver violentato a Varedo, in provincia di Monza, una ragazza conosciuta via chat, con la complicità di due suoi amici, è stato scarcerato dal tribunale del riesame di Milano. Decisiva per i giudici una relazione dei consulenti della difesa, medici del Policlinico San Matteo di Pavia, che esclude la violenza sessuale.

Sul computer dello studente, inoltre, sono stati trovati dei filmati che ritraevano la ragazza in atteggiamenti sessuali espliciti. La giovane, 20 anni, aveva invece raccontato ai carabinieri di aver chattato occasionalmente con lo studente, poi incontrato la sera della presunta violenza. Anche uno degli amici dello studente, minorenne, è stato scarcerato dal Gip dei minori su istanza del suo legale.

L'altro amico rimane invece in carcere, a Monza, in attesa di un ricorso al Riesame. Secondo il legale di Cogoni, negli atti del procedimento non c'è traccia di alcun filmato che ritrae la scena dello stupro, realizzato
secondo le accuse della ragazza da uno dei tre amici. Le difese hanno chiesto degli accertamenti sui telefonini in uso ai ragazzi per escludere definitivamente l'esistenza del filmato.
e alcuni commenti alla notizia prelevati da Facebook


abbiamo evidenziato i commenti di due "signori" che, inconsapevolmente, hanno messo in atto meccanismi psicologici di difesa nei loro stessi confronti. Si dice infatti che il cervello tenda, nei casi in cui si persegua una condotta moralmente deprecabile, ad assumere comportamenti tali da allontanare da sé qualsiasi sospetto. Parrebbe dunque che queste due persone abbiano avuto condotte di natura sessuale violenta almeno una volta nella loro vita. Questi i link ai profili facebook dei due utenti: Marco Trani e Fabrizio Frigerio.

1 commento:

  1. In italia purtroppo i giudici credono solo alle persone di sesso femminile ,in vari casi vengono credute,non va bene, questi ragazzi si son fatti quasi 30 giorni di carcere per niente...vergogna...vergogna

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